MUSICA
La pedana permette all’audioleso di sentire i suoni in relazione alla loro intensità, durata, timbro e qualità entrando a contatto con i parametri musicali che diversamente sarebbero in gran parte estranei al suo mondo.
In quest’ottica la pedana viene utilizzata per ascoltare la musica con il corpo e scoprire se è ritmata, dolce, delicata o energica, scoppiettante avvertendone l’intensità e il carattere; se è eseguita da uno strumento o da una voce o da più musicisti percependo poche numerose vibrazioni; se i suoni sono lunghi, tenuti o puntati e separati da pause sentendo per quanto tempo e in che modo si protrae l’onda vibratoria; se ci sono crescendi o diminuendi, sezioni omoritmiche o canoni con voci che si rincorrono.
E’ esercizio di attenzione complesso, che va a stimolare molto la concentrazione, quello che chiede al soggetto di avvertire le differenze timbriche di alcuni strumenti per riconoscerli.
Riconoscere l’andamento e alcune caratteristiche del brano musicale permette a più soggetti presenti sulla pedana di danzare o fare movimenti corali simultanei e creare semplici coreografie.
La pedana permette di avvertire anche differenze nella qualità dell’onda sonora rispetto a frequenze acute o gravi, a suoni che modulano o che restano ad intonazione fissa (è avvertito lo spostamento dell’onda sonora sulla superficie della pelle a contatto con la pedana) pertanto facilita l’intonazione della voce.
Sara Fornaciari
Musicoterapeuta,
cantante e insegnante di canto e vocalità
www.contattodedo.it
“Brevetto by Magic Music di Riccardo Della Ragione”