La “sensorialità mobile”
. E’ importante ci si allontani dal pensiero che la stanza multisensoriale debba essere il luogo “alternativo” all’attività. Da qui nasce l’esigenza di una “sensorialità mobile”. Sono stati formati responsabili di attività e responsabili di casetta per far sì che la sensorialità possa raggiungere le attività attraverso strumenti mobili (come il piano sensoriale) e attraverso materiale sensoriale (dalla carta crespa alle lenticchie, dal riso ai ceci).
Questo ha permesso di creare un angolo alternativo in ogni attività.
1. Il piano sensoriale è stata utilizzato come supporto in alcune attività, ad esempio l’art-lab. Connessa con il bluetooth al cellulare è stata utilizzata per decomprimere le energie, in alcuni momenti anche per canalizzare queste energie. Vibrazioni “ascoltate” poggiando le manine dei piccoli ospiti sul Piano Sensoriale. Vibrazioni accompagnate da story telling “live” aiutandoci con materiale sensoriale (sale fino per la pioggerella, sale grosso per gli acquazzoni […]). Spesso e volentieri, il Piano Sensoriale, ha sostituito i poggiapiedi delle carrozzine. Le vibrazioni sono state così “ascoltate” poggiando i piedi dei piccoli ospiti sul Piano Sensoriale .
2. La curiosità, da parte degli adulti, è stata tale da adattareil Piano Sensoriale. È stato così utilizzato, come intro, in alcune attività (ad esempio l’attività di fattoria). Perché non provare a conoscere gli animali che troveremo in fattoria prima di raggiungere la fattoria? Come? Attraverso le vibrazioni. Il Piano Sensoriale vibra (suoni naturali, versi degli animali) e a seconda dell’intensità della vibrazione che emette, ci si è divertiti ad immaginare di cosa si trattasse.
3. Sarà utilizzata anche nelle attività dei programs. Non tutti i bimbi possono raggiungere il camp, e saremo noi a raggiungerli negli ospedali, in case famiglie, in centri diurni attraverso le attività dei Dynamo Programs.
https://www.youtube.com/watch?v=NcJBexQlQbs