Chi non può sentire la musica può comunque percepirla attraverso le vibrazioni salendo su una pedana di legno speciale collegata ad un amplificatore, per avvertire le vibrazioni della musica attraverso il corpo. La “pedana sensoriale” è capace di trasformare i segnali sonori in vibrazioni percepite dal corpo quando, una volta saliti, ci si distende, ci si siede o si rimane in piedi.
A Ca’ Foscari, ricercatori e docenti di lingua dei segni italiana (LIS) vorrebbero dotarsi della pedana sensoriale come strumento didattico per insegnare a “sentire” la musica attraverso il corpo e imparare a riprodurre il ritmo percepito dal corpo attraverso la lingua dei segni italiana. Una ricaduta di queste attività è la produzione di canzoni e poesie in lingua dei segni in grado di esprimere con il corpo il ritmo veicolato dai suoni.
La struttura in legno è frutto dell’invenzione del lucchese Alfredo Di Gino Puccetti, che si avvale oggi del brevetto internazionale di Riccardo Della Ragione, per permettere al figlio sordo di entrare in contatto con il mondo dei suoni, fargli sentire – con le vibrazioni – che i membri della sua famiglia hanno una voce e che sono tutte diverse e capire che si può percepire il movimento della melodia, il suono del mare, il crepitio del fuoco.
L’idea alla base è che la responsabilità delle università nei confronti del futuro delle prossime generazioni come anche della società in cui viviamo è enorme. Si inizia con sei progetti che sono il frutto di un accurato lavoro di selezione e rappresentano, nel loro insieme, la realtà estremamente ricca ed eterogenea dell’Ateneo. Dalla didattica alla ricerca, dal public engagement alle iniziative pensate per i più piccoli, con una forte vocazione internazionale e una grande attenzione ai temi della diversity e dell’inclusione sociale.
Nel caso della pedana, si tratta di un valido strumento anche per definire percorsi di apprendimento o di riabilitazione, e può essere usata anche in logopedia, musicoterapia e psicomotricità. Nata per le persone che non sentono, può essere usata anche per terapie su persone con vari tipi di disabilità: paraplegici, tetraplegici, down, autistici e con gravi ritardi mentali, con ottimi risultati. Potrebbe inoltre rendere accessibili eventi, spettacoli teatrali e musicali, a persone con disabilità.
Grazie al contributo di chi partecipa sarà possibile approfondire il funzionamento di questo splendido strumento dalle mille applicazioni, per un mondo più inclusivo e accessibile.